Nell’arsenale di attrezzature di un homebrewer il sifone automatico è uno dei pezzi più essenziali, decisamente migliore rispetto ad altri metodi (come aspirare un tubo di gomma) per trasferire il vostro prodotto da un contenitore all’altro esponendolo limitatamente all’ossigeno. In questo articolo vedremo come utilizzarlo e tenerlo in funzione.
Componenti
La maggior parte dei sifoni ha 4 componenti separabili per garantire un’agevole pulizia e sanificazione:
Tubo – Il tubo più largo che contiene l’asta travaso più sottile, alla fine ha una biforcazione e una valvola di non ritorno che aiuta a creare il vuoto necessario per avviare il travaso (può succedere che perda se vi rimane del liquido all’interno mente l’asta travaso non è connessa).
Stopper anti-sedimento – Il piccolo cappuccio nero che si installa sul fondo del tubo per evitare di travasare anche il sedimento; non è infallibile, soprattutto se immerso nei fondi del fermentatore.
Asta travaso: Il tubetto di plastica dura che ad una estremità è piegato a 90° circa e all’altra ha uno stantuffo. La parte dritta con lo stantuffo entra nel tubo e lo sigilla per bloccare il flusso d’aria, creando il vuoto nel sifone.
Tubo PVC – Il tubo flessibile che si collega all’estremità piegata dell’asta travaso, attraverso cui la vostra birra scorrerà nel secondo fermentatore o direttamente in bottiglia. Non incluso nel kit del sifone automatico, l’ideale è acquistarne separatamente un paio di metri. Se non aderisce bene attorno all’asta travaso provate a passarlo sotto l’acqua calda.
Manutenzione
È importantissimo smontare il sifone e sottoporlo a pulizia e sanificazione, idealmente subito dopo l’uso. Anche se la plastica dell’asta travaso è resistente, è meglio evitare di usare troppa forza per non romperla. Ricordate anche di sostituire il tubo PVC appena inizia a macchiarsi o sporcarsi, la spesa è più che abbordabile per evitare infezioni.
Come usare il sifone automatico
- Posizionate il fermentatore più in alto rispetto al contenitore in cui volete travasare per agevolare il travaso: è la gravità la forza scatenante che vi garantirà un flusso continuo dal fermentatore.
- Dopo aver sanificato tutte le parti inserite il sifone nel fermentatore e il tubo PVC nel nuovo contenitore, cercando di evitare di smuovere il sedimento sul fondo in modo da non travasarlo.
- Mentre immergete il sifone nella birra sollevate completamente l’asta travaso, poi spingetela di nuovo verso il basso lentamente ma con decisione. In questo modo la birra entrerà nel sifone e spingendola indietro si creerà il risucchio necessario a farla scorrere.
- Se avete eseguito correttamente questi passaggi il flusso in uscita dal sifone automatico dovrebbe essere costante e consistente, ma se rallenta o, peggio, si ferma, basterà pompare rapidamente alcune volte l’asta travaso per riavviarlo.
Come regolare il flusso
- Se vedete dello spazio vuoto dove l’asta travaso incontra il sifone pompate di nuovo per ridurre l’esposizione all’ossigeno.
- Mantenete l’estremità inferiore del sifone al di sotto del livello del liquido per evitare schizzi (che comporterebbero ossigenazione).
- Se state imbottigliando direttamente vi consigliamo di aggiungere alla fine del tubo un rubinetto a pulsante per interrompere il flusso senza intervenire sul sifone.
- Se il secondo contenitore è troppo piccolo e rischiate che trabocchi sollevate completamente il tubo PVC per interrompere il flusso; ci sarà un risucchio di ossigeno ma non dovrebbe entrare in contatto con la birra. Funzionerà anche se state imbottigliando senza rubinetto e non avete preparato abbastanza bottiglie.
Insomma, il sifone automatico è uno strumento molto valido che aumenterà sostanzialmente la qualità della vostra birra, riducendo l’eccessiva ossigenazione dopo la fermentazione.